lunedì 22 dicembre 2014

Come sopravvivere all'albero di Natale

Decorare l'albero di Natale può essere rilassante, creativo, romantico, giocoso...
oppure un vero incubo.
Da quando S è entrata nella categoria camminatrice-arrampicatrice-scatenata quell'angolo del salotto così natalizio, così ricco di atmosfera è in realtà un piccolo concentrato di disastri a portata di mano.

Chiunque conviva con un cucciolo di 1 o 2 anni sa che è impossibile per un bambino rinunciare al richiamo distruttivo di campanelle, lucine e penzolini luccicanti.
Non è che ce l'ha con te.
E' che l'albero di Natale è davvero irresistibile.

E allora bisogna inventarsi uno stratagemma.

Rinunciare all'albero? Guai!
E chi lo spiega a G? E' da mesi che aspetta di decorarlo...

Ci vuole un diversivo e un po' di astuzia.

Capitolo primo: l'astuzia.
Il nostro albero è un abetino vero in vaso. Solido contro gli attacchi e soprattutto pesante abbastanza da non essere ribaltato.
Dato che S è affetta da "udito selettivo"
(l'udito selettivo è un udito che 
seleziona accuratamente le parole da captare, 
alcune parole vanno perse, 
non è colpa di nessuno. 
Tali parole appartengono soprattutto all'area della negazione:
 ovvero il "no" si scontra contro una parete impenetrabile 
e non raggiunge mai il timpano di chi è affetto da tale disturbo.
 I primi sintomi si manifestano già in tenera età. 
La ricerca ha fatto grandi passi avanti, 
ma per ora si è lontani da una cura efficace.)
Dicevo... dato che S è affetta da "udito selettivo" può capitare che un semplice milione di "no" non sia la soluzione più tempestiva. Così abbiamo attuato la strategia del nascondi-addobbo: consiste nell'ancorare con del sottile fil di ferro gli addobbi in luoghi impenetrabili della chioma dell'alberello, lasciando sui rami più esterni innocue decorazioni di feltro.
Dopo essersi punta un po' di volte S ha desistito e il numero degli "attacchi all'albero" è decisamente diminuito.

Capitolo secondo: il diversivo.
Qui entra in gioco la macchina da cucire che un bel mattino mi ha permesso di preparare una luccicante-sonagliante-brillante e soprattutto una liberamente smontabile alternativa all'albero di Natale.

Troverete tante foto su internet che ritraggono alberi di feltro a cui attaccare piccoli oggetti col velcro.
Eccovene alcuni esempi:
albero a parete
albero tridimensionale

La nostra variante è studiata per la fascia d'età 1-4.
La distribuzione dei compiti è chiara, netta ed inequivocabilmente legata all'età: chi ha 1 anno, o poco più, e ha un' innata propensione alla distruzione SMONTA, chi ha 4 anni, o poco più, e ha un'innata propensione all'ordine maniacale RIMONTA.

Due bambine contente con un unico manufatto!

breve tutorial?


SERVONO

@ bottoni
@ stoffa
@ ovatta per imbottitura
@ feltro
@ campanelli
@ nastri
@ necessario per cucire

Ho tracciato la sagoma di un albero, poi ho riempito la stoffa con l'imbottitura semplicemente piegando il tessuto a metà e appoggiando al centro l'imbottitura.


Ho cucito lasciando che l'ovatta per l'imbottitura spuntasse all'esterno per creare un finto effetto neve.



Con dei nastri ho fissato i campanelli.
Ho cucito all'albero i bottoni e ho ritagliato delle figure di feltro (stelle, palle, fiocchi, casette...) tagliando un'asola al centro di ogni figura perché fosse possibile abbottonarla all'albero.
Infine con un elastico largo un paio di cm ho fissato l'albero all'anta dello sportello della cucina.


Il resto l'anno fatto G ed S interpretando alla perfezione i ruoli di smotatrice e rimontatrice.
 



...e per ora regna la pace...

lunedì 15 dicembre 2014

Calendario dell'avvento ... in ritardo o in anticipo per il prossimo anno?...



Lo so che ormai l'avvento è già a metà strada, ma queste ultime due settimane sono state tempestate da tonsillite, influenza e principio di bronco-polmonite.
Tre membri della famiglia su quattro  (ahimé tutte le donzelle) hanno alzato bandiera bianca contro i malanni invernali: abbiamo ceduto alla tentazione di trasformare casa nostra in un piccolo ospedale da campo con tanto di tabella appesa alla bacheca con appuntati gli orari della somministrazione farmaci!

...e così sono stata decisamente impegnata...

Portate pazienza: mi sono persa dei pezzi, oggi però mi ritrovo un attimo di tempo per pubblicare un'idea carina e low cost per il calendario dell'avvento. Tenetela da parte, la potrete sfruttare il prossimo anno.

E' un calendario composto di scatoline di carta fatte con la tecnica dell'origami.
Il tutorial dettagliato di come fare lo trovate qui.

E' un lavoro semplice ma che richiede qualche ora di preparazione. Io ho un po' barato...
Confesso che in realtà per me è stato un riciclo...sì, perché le scatoline erano le bomboniere avanzate dal battesimo si S, che riposavano in un armadio in attesa di una seconda occasione.
Ho solo sostituito i coperchi usando delle carte natalizie.



Sul retro ho incollato un'asola di carta dove far passare il filo per appendere le scatole alla ringhiera della nostra scala, luogo preferito da G dove mettere il calendario: le tradizioni sono tradizioni!

                  



Dentro le scatole? caramelle e adesivi!











domenica 7 dicembre 2014

Lanterne natalizie



Esiste una bella tradizione nella nostra famiglia portata da papà M: la sera della Vigilia di Natale si cena a lume di candela.

Nella mente di G la casa al buio illuminata solo dalle candele si è stampata come una memoria indelebile; ancora dopo un anno ti racconta rapita la sera della Vigilia dell'anno passato.

Così ieri, quando abbiamo riaperto le polverose scatole dove riponiamo gli oggetti per addobbare l'albero, appena G ha visto alcune lanterne le è tornato subito alla mente questa magica serata.

Questa volta però G è abbastanza grande per preparare anche lei delle lanterne per quella sera.
Ne abbiamo dipinte tre, con tecniche diverse.

La prima è stata dipinta con tempera e cotton-fioc per ricreare l'effetto della neve.



La seconda è una lanterna "total white" dove abbiamo lasciato solo una finestrella a forma di stella fatta con del nastro adesivo di carta che abbiamo poi tolto quando la vernice si è asciugata.









La terza è stata liberamente interpretata da G che ha disegnato il materasso dove vivono le pulcette del libro "Nel paese delle pulcette" (folgorante libro di Beatrice Alemagna che consiglio di leggere) : perché anche a Natale è possibile fare variazioni sul tema!



E' un'attività davvero facile e rapida. La proporrei dai 2 ai 5 anni e più.