sabato 27 settembre 2014

Passeggiata a San Pietro di Civate

Difficoltà   MEDIA (prima della meta finale c'è un tratto abbastanza pendente)   

Mulattiera e sentiero. Ben segnalata.
No passeggino, sì marsupi/fasce/Mei-Tai ecc.

Tempi : circa un'ora abbondante a passo-bimbo. 

Stagione: tutte (la salita è ombreggiata)

Note: Davanti all'abbazia c'è un bellissimo prato per fermarsi a fare un pic-nic. Spesso l'abbazia è aperTa e ci sono delle guide (volontari) che ne spiegano la storia, vale la pena farci un giretto!

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lungo la strada si incontrano casette usate in passato dai contadini

la meta nascosta nel bosco a metà montagna

...splendida...




il battistero e il panorama

Passeggiata al Buco del Piombo (partendo da La Salute)

Difficoltà   FACILE (la prima parte è pianeggiante e poi si scende fino alla grotta, il ritorno è la parte più faticosa perché in salita). E' una passeggiata adatta a tutte le  età!   

Strada sterrata ben segnata. Segnaletica presente.
Passeggino solo modelli "fuori strada" e ricordate che il ritorno è tutta salita...molto meglio marsupi/fasce/mei-tai ecc.

Tempi : circa 40 min a "passo-bimbo" per arrivare fino alla grotta. Si può lasciare la macchina alla 

Salute (albergo diroccato che si trova sulla strada per raggiungere l'alpe del Viceré, Albavilla).

Stagione: tutte il percorso è abbastanza ombreggiato

Note: attualmente la grotta non è visitabile a causa di un'ordinanza comunale, informatevi prima sulle aperture.

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venerdì 26 settembre 2014

Passeggiata di Villa Olmo e ciclabile fino a Cernobbio

Difficoltà   FACILE (è un percorso pianeggiante perfetto anche per le biciclette). E' una passeggiata adatta a tutte le  età!   
Pista ciclabile asfaltata o in porfido che costeggia il lago da Como a Cernobbio.
Sì a passeggino, biciclette, monopattini: è una passeggiata adatta a tutte le ruote! E' una pista ciclabile adatta anche ai più piccoli.
Tempi : circa mezz'ora a piedi, una ventina di minuti in bici.
Stagione: tutte

Note: passeggiata classica della città di Como

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Passeggiata al Bollettone (partendo dall'Alpe del Viceré)

Difficoltà   IMPEGNATIVA (è un percorso abbastanza lungo e solo in salita, sono circa 400 metri di dislivello).  

Strada sterrata ampia e facile da seguire.
No passeggino, sì marsupio/zainetto/mei-tai/fascia se il bimbo/a non cammina

Tempi :circa un'ora e mezza dall'Alpe del Viceré fino alla cima del Bollettone

Stagione: tutte (anche se in estate è assolata)

Note: Il sentiero parte dall'interno del parco dell'Alpe del Viceré, dove si può parcheggiare la macchina.

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Tracce di neve sul sentiero

Passeggiata Lago del Segrino

Difficoltà :  FACILE (è un anello pianeggiante lungo circa 5 km,ma non si è costretti a percorrerlo tutto). E' una passeggiata adatta a tutte le  età!   

Pista ciclabile asfaltata che corre intorno al lago. Ben segnato.
Consiglio passeggino, biciclette, monopattini: è una passeggiata proprio perfetta per le ruote!

Tempi : circa un'ora abbondante per percorrere tutto l'anello. Si può lasciare la macchina davanti al lido dove c'è un parcheggio apposta.

Stagione: tutte (troverete un lato in ombra e uno al sole, che si invertono tra mattino e pomeriggio)

Note: passeggiata poco impegnativa, è anche presente un lido.

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pronti, partenza...via!



ninfee...




sorpresa!!!


mercoledì 17 settembre 2014

Sassomania (1)

Ho un debole per i ciottoli che si raccolgono in spiaggia o vicino ad alcuni corsi d'acqua.
Ogni volta che li trovo ne porto a casa a manciate. 


Questa volta li ho trasformati così
per usarli in classe con i miei piccoli alunni

OCCHI
NASI

SOPRACCIGLIA, BAFFI O OCCHI STRIZZATI?
BOCCHE

direi che non servono altre spiegazioni, le immagini parlano da sole


(Per dipingere ho usato colori acrilici e ho poi ricoperto con la colla coprente che si usa per il decoupage, per creare un po' di protezione contro gli sfregamenti.)








                                                                                                                        ...E NON FINISCE QUI...









venerdì 12 settembre 2014

Lupo lupo ma dove sei?

Lupo lupo ma dove sei?
(consigliato da G)


Questa volta la recensione è di G, io mi limito a condividerla!

Facciamo un passo indietro...
Ieri mattina una compagna di G è entrata in classe con questo libro da far leggere agli amici. 
Ho potuto sbirciare il libro solo di sfuggita, ma sapete quando una cosa piace subito e non hai bisogno di lunghe osservazioni? Una specie di colpo di fulmine?
Ho proprio pensato: "Questo deve essere un libro davvero curioso..."
E poi ho visto lo sguardo di G, che si è illuminato, le viene una faccetta inconfondibile quando le piace una cosa, glielo si legge in faccia! 
La sua compagna aveva già portato quel libro in classe e G l'aveva riconosciuto, insomma si vedeva che moriva dalla voglia di leggerlo ancora, un entusiasmo fuori da comune...
Allora ieri sera a cena ci siamo fatti fare la recensione mentre cenavamo, cerco di riportarvela il più fedelmente possibile:

"Allora...c'è il lupo, no, non c'è, ma c'è il porcellino che lo cerca e poi metti la mano nella tasca - che fa un po' paura- e c'è il naso appiccicoso del lupo e in un'altra tasca c'è il piede puzzolente del lupo...risatine e risatine...

La verità è che l'autore di questo libro è un genio, 
eh sì, perché se si riesce a mettere in un unico libro:

il lupo
il porcellino 
la paura
qualcosa di appiccicoso
puzzolente ...

si è creato un Best Seller 
per tutti i bimbi sotto i sette anni !!!
(ma forse anche oltre i 7 anni...magari anche qualche adulto...)

Se la recensione di G non era chiara vi metto una spiegazione in adultese: 
è la storia di un porcellino un po' detective che è convinto che nella fattoria ci sia il lupo, così si mette a cercarlo. Il libro è disseminato di tasche in cui infilare la mano per sentire "un pezzo di lupo": qualcosa di peloso, di appiccicoso, di appuntito...e poi c'è un finale pop-up di grande effetto, ma questo non ve lo svelo eheheheh!

Insomma un libro da non perdere: ora lo devo cercare anche per i miei piccoli alunni !



Questo post partecipa ai Venerdì del Libro e alla Biblioteca di Filippo

lunedì 8 settembre 2014

Minestra-tutti-gusti



Successe in vacanza...

Ore 19.00 più o meno,
E' estate (agosto per la precisione) ma sulle vette Valtellinesi dove ci troviamo in villeggiatura il termometro segna temperature autunnali così mamma Chia pensa bene di cucinare il passato di verdure...
Grave errore di cui si pentirà in seguito.

La Nanetta nella stessa sera attende il momento migliore per dar battaglia alla cara mamma, da alcune ore tira aria di stanchezza-tempestosa che odora molto di grosso capriccio in arrivo.
Quella sera il babbo non è in casa e l'astuta Nanetta sa di avere dalla sua la maggioranza numerica, perchè esiste una sorellanza mai esplicitata che in occasioni del tutto inaspettate si coalizza con forza e decisione contro il nemico comune: la mamma che ha cucinato il passato di verdure!
G sa che se scatena l'attacco avrà al suo fianco l'urlante sorella vichinga, che non si perderebbe mai un occasione per schiarirsi l'ugola con vigore.

Il campo di battaglia sembra ormai delinearsi: lo scontro avverrà a tavola e la causa scatenante sarà l'orrido passato di verdure.

Ci tengo a sottolineare che non sono una così pessima cuoca, ma quella sera ho proprio cucinato il piatto meno adatto, ora faccio mea culpa, non cucinerò mai più brodaglie in vacanza, ma vi confesso che con il freddo patito in quella vacanza l'idea di mangiare qualcosa di fumante non  mi sembrava così malvagia...

Non vi descrivo il capriccio e le urla che seguirono all'arrivo della minestra in tavola, perché se avete dei figli le conoscete bene e se non avete dei figli è meglio che restiate all'oscuro, chissà mai che un giorno ve ne capiti uno.
E non vi serve sapere che G ha sempre mangiato la minestra senza fiatare e divorando intere scodelle per tutto l'inverno (lunatismo femminile?)...
Semplicemente immaginate l'urlante scena.

Serviva un'idea per bloccare l'uragano.
In realtà mi è venuta in mente solo una piccola bugia, di quelle innocenti, per temporeggiare...

G: "Ma perchè il passato di verdure?!?!?Non lo voglio, non mi piace!!!!!"
Mamma: "Ti sbagli non è normale passato di verdure, questo è diverso perché ha un sacco di gusti..."
Giuro che non so da dove mi sia venuta in mente una scusa così inutile, ma in realtà ha funzionato: lo sguardo fiammeggiante della nanetta si è trasformato in uno sguardo indagatore-incredulo-incuriosito.
Momento di silenzio.
(...forse se l'è bevuta?...)
G: "Che gusti?"
"A te che gusto piace?" Le chiedo.
G: "Formaggio"
Apro il frigo e taglio un cubettino di formaggio che "puccio" nella sua minestra
G: "Anche speck ce l'hai?"
Riapro il frigo e prendo un pezzettino di speck, poi guardo bene se ci sono altri possibili ingredienti e metto in tavola, vicino ai crostini, qualche pezzetto di prosciutto cotto, del grana, un avanzo di fagiolini e un piccolo wuster.
La nanetta in silenzio sceglie i sui ingredienti aggiuntivi e con attenzione li tuffa nella minestra.
La battezza con il nome di "minestra-tutti-gusti"
S in serena sorellanza termina le urla..non è che avesse capito perché dovesse urlare, era giusto per sostenere la sua sorella o anche solo per dar sfogo al suo carattere vichingo...chissà...

Vissani per favore porta pazienza, Montessori per piacere voltati e non guardare questa volta.
La vita è fatta di compromessi.
Non lo farò più     ;) ...forse...
Per ora so solo che G alla fine ha fatto il bis!
Buon appetito

lunedì 1 settembre 2014

... e vai di "allacciature"!

1 di settembre...primo giorno di rientro al lavoro...naturalmente fuori c'è un sole che trionfa...

Per non pensare al bel tempo che imperversa fuori dalla finestra in maniera fastidiosa (...il bel tempo ha aspettato il primo giorno di lavoro per farsi vedere grrrrr!) apro le scatole con tutti i materiali della classe messi via alla fine dell'anno e mi compare tra le mani un bello strumento: una catena di fettucce che si allacciano con bottoni.
Un alternativa ai classici quadri per le allacciature in stile Montessori.



L'ho costruito nello stesso periodo in cui avevo costruito per G il Libro dei Bottoni.
Si basa sullo stesso principio, un'asola a misura di bambino per imparare ad allacciarsi i bottoni da soli.
A differenza del Libro dei Bottoni questo materiale è fatto di tante fascette come quelle che vedete qui sotto, che si possono unire in un'unica lunga catena, ogni fascetta diventa un anello della catena che si allaccia all'anello precedente.

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Ho usato dei ritagli di pile, economico e soprattutto facile da usare perché non necessita di cuciture/orli, le asole sono solo dei tagli fatti con le forbici.
Tempo di fabbricazione una mezz'oretta circa.
L'idea originale l'ho rubata a questo blog davvero ricco di proposte, ma come tutte le cose i miei piccoli alunni hanno saputo superare la proposta della maestra e trovare nuovi modi creativi di usare queste fettucce, oltre ad allacciare catene si sono divertiti ad allacciare arcobaleni, cinturoni, cerchi, gambe dei tavoli...



Come si suol dire "l'allievo supera sempre il maestro"!



Direi che dai 3 anni (o poco meno) in poi saprà divertire i vostri bimbi!



LEGGI ANCHE : Il libro dei bottoni